Noi italiani siamo un popolo amante del cibo e del mangiare perchè altrimenti non potremmo spiegarci come i libri più letti ed i siti più seguiti siano di cucina. Ce ne sono a migliaia, cuochi scrittori veri e,o improvvisati (come me del resto) con la pretesa di insegnare i segreti più reconditi della cucina ma con spiegazioni di gran difficoltà a decifrare e che quindi difficilmente riusciremmo a eguagliare la bellezza dei piatti esposti in quelle foto perfette. Il mio intento è di spiegare cose semplici e casalinghe, niente alta cucina, ma sicuramente ricette classiche ed alla portata di tutti. Cercherò di trattare ricette toscane, ma negli anni gli usi sono stati modificati. Inoltre di ciascun piatto esistono più versioni, da famiglia a famiglia, da zona a zona, bastano aromi diversi, diversi metodi di cottura, pur cucinando le stesse cose. Quindi la miglior ricetta sarà quella in cui riconosciamo il sapore d’una volta, il “sapore della mamma o della nonna”. Il mio intento, oltre alle ricette più classiche, è quello di riuscire a farti riscoprire i sapori perduti, sopratutto nei piatti toscani più umili delle generazioni precedenti come la Panzanella o la fettunta o la Zuppa frantoiana. La cucina Toscana rimane semplice anche nei piatti più elaborati, legata alle tradizioni . La nostra è la regione che vanta maggiori tradizioni e dove più pure cerchiamo di mantenerle, siamo gli eredi della civiltà Etrusca, una civiltà ricca di tradizioni che ci ha insegnato e che continua ad insegnare. La Toscana, culto delle tradizioni negli usi culinari (dieta mediterranea), culla dell’umanesimo, sinonimo di cultura perchè lingua toscana è lingua pura italiana.